lunedì 2 gennaio 2017

Yamaha GTS 1000 "fu-turistica..."


Doveva essere l'apripista ad una nuova via. L'inizio di un modo nuovo di fare "il telaio" nelle moto. Dopo la più sperimentale e fuori portata Bimota Tesi, la GTS 1000, rappresenta il tentativo di fare moto stradali non convenzionali per tutti, rompendo con gli schemi classici che tendono a miglioramenti senza sostanziali cambiamenti. Per fare questa moto, alla Yamaha han pensato di prendere il propulsore della FZR1000, levargli una trentina di cavalli, addolcirgli l'erogazione mantenendo coppia ai bassi regimi, mettergli l'iniezione elettronica al posto dei carburatori, montare il catalizzatore e inserire l'ABS nelle ruote.


A questo punto gli han messo tutt'intorno un telaio ad "omega" che, al posto di sostenere una forcella tradizionale con steli telescopici, è imbullonato ad un braccio d'alluminio orizzontale. Su questo braccio è montato un ammortizzatore attaccato all'altra estremità al telaio, mentre il sistema di sterzo è separato ed agisce indipendentemente. Il risultato è una moto grande, pensata per lunghi viaggi, che può frenare forte senza affondare e senza soffrire le sconnessioni stradali. Più stabilità nelle lunghe curve autostradali, senza ondeggiamenti fastidiosi quando si è vicino ai 200 all'ora. Tutto questo è principalmente favorito dal fatto che le azioni di sterzo e ammortizzatore, non sono compito di un unico sistema, come sulle altre moto, ma dipendono da strutture diverse che lavorano in simultanea.


DATI TECNICI

Motore 4 cilindri in linea 1.002 cc, 4 tempi,
5 valvole per cilindro
Potenza 102 CV a 9000 giri/min
Coppia a 6500 giri/min, 10,8 kgm, 106 Nm
Cambio meccanico a 5 marce
Peso a secco 251 kg
Capacità serbatoio 20 l.
Pneumatici: anteriore 130/60 17' - posteriore 170/60 17'
Freni a disco, ABS nel sistema anteriore 


Lasciando le lezioni di tecnica a chi ne sa di più, è bene ricordare che questo modello è uscito dalle fabbriche Yamaha nel 1993, ma nel 1995 un tale di nome Steve Linsdell, l'ha portata al Tourist Trophy. Questa insolita moto sembrava fatta appositamente per questo eccentrico pilota. Linsdell è noto per aver partecipato a corse su strada con moto improbabili. Questo ha indotto il concessionario britannico Flitwick Motorcycles, a fornirgli una GTS allestita da corsa.


Questa moto è stata pensata per il touring, ma in quel periodo alla Yamaha avevano già un mezzo di buon successo che occupava questo segmento, la FJ, che nella versione 1200 è stato prodotto fino al 1996. Resta il fatto che la GTS offre lo stesso confort della compagna di scuderia, senza lo stress della ciclistica tradizionale. Allora per quale motivo non ha avuto un successo proporzionato allo sforzo ingegneristico profuso dalla casa di Iwata? Fondamentalmente questa moto costava troppo per una parte della clientela di moto turisti, mentre per l'altra parte (che poteva permettersi la spesa), è mancata la fiducia in questa nuova ciclistica. Il mercato ha quindi determinato la vita di questa moto che è stata venduta fino al 1999, ma che non ha avuto un seguito tecnico nemmeno presso le aziende rivali, risultando ad oggi un esperimento riuscito e basta. 


E' interessante scoprire come oggi sia un oggetto di culto. Infatti la si può acquistare per cifre ragionevoli che ti permettono di avere una grossa moto per i viaggi, caratteristica che le garantisce un sacco di estimatori. Molti l'hanno acquistata dopo più di dieci o quindici anni come un vecchio sogno da realizzare e sui forum dedicati si possono leggere un sacco di aneddoti che la rendono, sotto certi aspetti, leggendaria. Di sicuro, chi l'ha comprata, ha messo in garage un prodotto tecnico diverso dal solito, ma ugualmente fruibile. Forse perché quando è uscita era troppo "avanti" per il periodo, o perché la mente di chi l'ha pensata voleva che piacesse "a rilascio lento", questo modello riscuote un secondo successo a distanza di anni, forse più gratificante e importante per chi le moto le guida tutta la vita.


Vi lascio con un test drive risalente alla presentazione, dove un giovane e riccioluto Jeremy Clarkson, prima di diventare co-conduttore di Top Gear, farsi venire gli attacchi d'ira e prendere a pugni un produttore della BBC, ha provato per il pubblico britannico questa splendida moto. Buona visione.



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